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Gli occhioni dolci dei cani? Un modo per manipolarci

Gli occhi dei cani si sono evoluti per piacere di più agli esseri umani e intenerirli



I cani, lo sappiamo, derivano direttamente dai lupi. Nel corso dell’evoluzione, quando Sapiens e lupi si sono incontrati, questi ultimi hanno barattato la loro libertà nelle foreste selvagge con la fedeltà all’essere umano. Questione di convenienza: lasciarsi addomesticare voleva dire per i lupi avere i vantaggi della protezione e la comodità di avere del cibo senza la fatica di cacciare.



Il rapporto tra cane ed essere umano


Il legame tra un essere umano e il proprio cane è qualcosa di unico, anche per la biologia. Questo è dovuto al fatto che il cane sa leggere meglio di qualunque altro animale le espressioni dell’essere umano: il cane infatti è capace di seguire l’attenzione, i gesti, lo sguardo, la direzione verso cui indica un umano, cosa che altre specie addomesticate non riescono a fare. In particolare è lo sguardo ad essere davvero importante per il cane, che infatti cerca continuamente il contatto visivo con l’essere umano per entrare in relazione con lui.


Uno studio pubblicato su Science dal Dr. Nagasawa e colleghi ha mostrato che lo sguardo reciproco tra umano e cane è in grado di stimolare in entrambi il rilascio di ossitocina, l’ormone comunemente associato all’affettività. L’ossitocina viene infatti rilasciata durante gli scambi affettivi (come baci, abbracci, coccole e parole di tenerezza) tra genitore e bambino, tra i partner e con le persone care.

Incredibilmente, il rilascio di ossitocina è stato ritrovato anche durante lo scambio di sguardi tra il cane e il suo padrone, ciò che conferma il legame unico inter-specie che si crea.



L’evoluzione dell'occhio del cane per intenerire l’essere umano


L’addomesticamento dei lupi, iniziato circa 33mila anni fa, ha fatto in modo che i loro comportamenti aggressivi e la loro anatomia cambiassero per adattarsi a vivere con l’uomo. Nello specifico, l’addomesticamento ha modificato nel corso dell’evoluzione i muscoli facciali del lupo (e poi del cane) per permettere una comunicazione più efficace con l’essere umano.


È stato studiato dalla Dr.ssa Kaminsk dell’Università di Portsmouth e colleghi che i cani hanno sviluppato il muscolo che corrisponde all’arcata sopraccigliare: questo permette ai cani di alzare di più il sopracciglio in modo da poter assumere un’espressione infantile simile a quella di un essere umano quando è triste. Questo movimento muscolare riproduce un’espressione che per l’essere umano è molto tenera e che quindi stimola una risposta di affetto e di voler prendersi cura dell’animale.

"Quando il cane fa questa espressione, alzando i muscoli sopra l’occhio, suscita un forte desiderio negli esseri umani di prendersi cura di lui. Dal momento che i cani sembrano essere specificamente selezionati per poter rispondere alle interazioni comunicative con gli esseri umani, i movimenti flessibili delle sopracciglia nel cane sarebbe un prodotto della selezione dell’evoluzione”

riportano i ricercatori dello studio.

Un’altra ipotesi è che il muscolo sopraciliare più sviluppato del cane aiuti a ingrandire l’occhio permettendo di mostrare di più la sclera (la parte bianca dell’occhio) che è utile nel capire la direzione in cui si sta guardando.


Pertanto, l’espressione degli “occhioni dolci” del cane è il risultato di una selezione dell’evoluzione che ha portato l’animale a interagire in modo più adattativo con l’essere umano. In questo modo, il cane ha potuto stimolare delle risposte di accudimento e stabilire un legame più profondo con l’essere umano, ciò che ha portato ad avere numerosi vantaggi evolutivi e a rinforzare questi cambiamenti nelle generazioni successive.

Differenze (in rosso) tra cane e lupo nella muscolatura intorno l'occhio.

Immagine di Tim D. Smith (Cambridge University Press, UK), Fonte: Kaminski et al. (2019).


 

Fonti

- Kaminski, J., Waller, B., Diogo, R., Hartstone-Rose, A., & Burrows A. (2019). Evolution of facial muscle anatomy in dogs. PNAS, 116, 14677-14681.

- Nagasawa et al. (2015). Oxytocin-gaze positive loop and the coevolution of human-dog bonds. Science, 348, 333–336.



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