No, mio figlio non è un formaggio
Perché si calcola l'età dei bambini in mesi?

Alla domanda: “Quanto ha?” i genitori di bambini piccoli rispondono tipo “9 mesi”, “18 mesi”, “26 mesi”.
Chi non ha figli può pensare “Ma non può dire 1 anno? o 2? perché sembra stia parlando di un formaggio?” Durante i primi anni di vita, e soprattutto durante il primo, lo sviluppo del bambino è rapidissimo. Non esiste un’altra tappa della vita in cui lo sviluppo di una persona è così veloce come durante i primi 3 anni.
Se io dico di avere 30 anni o 31 obiettivamente non cambia nulla, ma pensate alle differenze che ci sono tra un neonato di 1 mese, che sta perlopiù fermo e dorme, e un bambino di 1 anno, che invece cammina, gioca, ride, capisce quello che gli si dice e interagisce con l’adulto.
La maggior parte dello sviluppo cerebrale e delle abilità sensoriali, linguistiche e motorie vengono sviluppate davvero molto velocemente durante i primi anni: da un giorno all’altro un bambino può camminare, e da un mese a un altro può imparare a dire tantissime parole diverse. Lo sviluppo è talmente rapido che sarebbe impensabile scandirlo in anni, per questo motivo l’età del bambino viene divisa in mesi. Per quanto possa sembrare strano, anche solo tra 8 e 9 mesi ci sono delle differenze importanti. E poi pensiamoci: per un bambino di 1 anno, 6 mesi non sono mica pochi, sono metà della sua vita! Contare l’età del bambino in mesi poi é essenziale nel momento in cui si parla con specialisti come pediatri e psicologi, in quanto ogni piccola tappa evolutiva ha le sue specifiche caratteristiche che devono essere accuratamente esaminate per poter valutare eventuali ritardi nelle sviluppo.
