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Sviluppo del cervello

Come si forma il cervello del bambino durante i primissimi anni e perché è importante saperlo

La prima infanzia è un periodo cruciale per lo sviluppo del cervello del bambino, è quando tutto nasce e dà forma al suo futuro.

Si stima che il neonato formi 250 mila connessioni nervose solo durante il primo mese di vita, e durante i primi anni si formeranno addirittura più di 1 milione di nuove connessioni neurali ogni secondo.


Nei primi 3 anni si vengono a creare la maggior parte delle sinapsi del cervello di ogni persona e all’età di 3 anni il cervello del bambino è due volte più attivo rispetto a quello dell’adulto. Questo perché il cervello ha il doppio delle sinapsi di cui avrà bisogno in futuro, ma dopo questo periodo così florido, le connessioni vengono ridotte attraverso un processo chiamato “potatura”, in modo che i circuiti cerebrali diventino più efficienti.


Ma come mai il cervello funziona così? E in che modo si selezioneranno le connessioni “giuste”?


Il cervello nasce in modo da dare infinite possibilità di collegamenti nervosi e apprendimenti durante i primi anni, ma solo quelli che verranno stimolati di più sopravvivranno. Infatti, solo le sinapsi (i collegamenti tra neuroni) che saranno attivate con più frequenza durante le prime esperienze tenderanno a sopravvivere, mentre le altre che non verranno utilizzate saranno eliminate.


Proviamo a spiegarlo con una metafora:

se mi trovo in un fitto bosco mai calpestato da nessuno, nell’attraversarlo avrò la possibilità di percorrere la strada che voglio. Se ogni volta che attraverso il bosco continuerò a ripercorrere la stessa strada, l’erba che calpesto si farà sempre più piatta e creerò così un sentiero. Creerò quindi un percorso sinaptico che si manterrà nel tempo, mentre gli altri potenziali percorsi che non ho mai fatto non mi serviranno e l’erba continuerà a crescere.

(Dott.ssa Macagno A.)


Per questo motivo gli stimoli e le condizioni ambientali in cu vive il bambino hanno un profondo impatto sul suo cervello.

La ricerca ha dimostrato che il cervello del bambino si sviluppa già da prima della nascita, ma dal momento in cui entra in contatto col mondo esterno sarà profondamente influenzato dalle condizioni ambientali: il tipo di alimentazione, il contesto, le cure e gli stimoli che il piccolo riceve sono tutti elementi che hanno un impatto cruciale sul suo sviluppo cerebrale.


La Università di Harvard, e in particolare il suo specifico “Center on the Developing Child”, ha studiato nel dettaglio come si sviluppa il cervello infantile durante i primissimi anni di vita.

Come vediamo dal grafico in figura, i percorsi sensoriali come quelli della vista e dell'udito (linea gialla) sono i primi a svilupparsi, seguiti dalle prime abilità linguistiche (linea blu) e dalle funzioni cognitive superiori come il ragionamento (linea rossa).

Le connessioni proliferano moltissimo soprattutto durante il primo anno di vita, e poi si sfoltiscono in un ordine prestabilito, in base alle esperienze che il bambino ha vissuto.


Le tempistiche del processo di “proliferazione” e “potatura” sono genetiche, ma sono le prime esperienze che determinano se e quali circuiti cerebrali saranno più forti o più deboli. Gli stimoli che il bambino riceve influenzano la qualità dell’architettura del cervello, stabilendo una base solida o fragile per il futuro apprendimento, comportamento e salute del bambino.


Tuttavia, è bene ricordarsi che l'architettura di base del cervello è costruita attraverso un processo continuo, che inizia prima della nascita ma che continua e si trasforma fino all'età adulta.

 

Fonti:

- Center on the Developing Child (2007). The Science of Early Childhood Development (InBrief). Harvad University.

- Shore, R. (1997). Rethinking the brain: the new insights into early develompent. New York: Families and Work Institute.


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